Gestione sviluppo software: il suo ciclo di vita in outsourcing

L'outsourcing consente alle aziende di accedere a competenze specializzate, ridurre i costi operativi e aumentare la flessibilità per adattarsi alle esigenze del mercato, focalizzandosi sulle attività principali. Vediamo come.

Cosa troverai in questo articolo

  • Che cos’è l’outsourcing nello sviluppo software?

  • Benefici dello sviluppo software in outsourcing?

  • Considerazioni
  • Il ciclo di vita dello sviluppo del software in outsourcing

  • Modelli di outsourcing

  • Costi di uno sviluppo software esternalizzato

  • Modelli contrattuali

  • Scegliere il partner per lo sviluppo del software in outsourcing
Gestione sviluppo software: il suo ciclo di vita in outsourcing

Considerando l‘attuale panorama tecnologico, è indubbio che ogni singola applicazione utilizzata, ogni sito web visitato e persino questo articolo, siano tutti frutto di complesse linee di codice. Tuttavia, intraprendere lo sviluppo di tale software all’interno di una struttura aziendale spesso si traduce in un processo oneroso e laborioso.

Ciò comporta la necessità di disporre di competenze specifiche, risorse dedicate e una gestione efficace delle fasi di ciclo di vita del software. Questo è il motivo per cui sempre più aziende stanno optando per l’outsourcing dei servizi di sviluppo software.

L’outsourcing offre numerosi vantaggi, a cui accesso a competenze specializzate, riduzione dei costi operativi e maggiore flessibilità nell’adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato. Inoltre, permette alle aziende di concentrarsi sulle proprie attività principali, mentre i fornitori esterni si occupano delle attività di sviluppo. Questo approccio consente di accelerare i tempi di sviluppo, migliorare la qualità del software e ottenere risultati più rapidamente rispetto allo sviluppo in-house.

Che cos’è l’outsourcing nello sviluppo software

L’outsourcing (o esternalizzazione) dello sviluppo software costituisce una pratica strategica adottata dalle imprese per delegare le operazioni di sviluppo software a terzi fornitori, localizzati molto spesso in regioni geograficamente remote. Questo approccio sfrutta la globalizzazione del mercato del lavoro, consentendo alle organizzazioni di accedere ad una varietà di talenti con competenze specializzate. Viene così ottimizzato sia il costo dello sviluppo che il tempo di commercializzazione.


Un esempio tangibile di questa tendenza è l’ampio ricorso ai centri di sviluppo offshore situati in paesi come India e Filippine, dove i costi del lavoro sono competitivi e la disponibilità di professionisti qualificati è elevata.
Secondo le recenti analisi di Statista, il settore dell’outsourcing IT costituisce una componente significativa del mercato globale dei servizi IT. Nel 2021, questo settore ha generato un fatturato stimato di 361 miliardi di dollari, con previsioni di crescita che indicano un ulteriore aumento fino a 587,3 miliardi di dollari entro il 2027.

Benefici dello sviluppo software in outsourcing

L’outsourcing dello sviluppo software consente alle aziende di accedere ad un vasto pool di esperti provenienti da ogni dove. Questi esperti hanno spesso competenze specializzate in settori cruciali come lo sviluppo di piattaforme Shopify, intelligenza artificiale o sviluppo di app mobile, garantendo una copertura completa per le esigenze di ogni progetto. Nello specifico, l’esternalizzazione per lo sviluppo di applicazioni informatiche può portare molti benefici.

  • Tempo di commercializzazione più rapido: raggiungere il mercato più velocemente è uno dei vantaggi dell’outsourcing dello sviluppo software. Con questo approccio non bisogna più aspettare di assemblare il team giusto. Invece, si hanno a disposizione specialisti immediatamente, mantenendo il progetto in corso.
  • Focus sul business: l’outsourcing semplifica la gestione dello sviluppo software, lasciando libero il team interno dell’azienda di concentrarsi sul core business. Che l’azienda sia nel settore dell’e-commerce, della sanità o della finanza, gli specialisti interni possono concentrarsi sui loro compiti mentre i software developers esterni lavorano allo sviluppo del software.
  • Maggiore flessibilità: il processo di outsourcing si traduce in flessibilità. Se l’azienda ha bisogno di piccolo team per un progetto a breve termine, o al contrario di un partner a lungo termine, l’outsourcing può ricoprire questi ed altri casi.
  • Riduzione dei rischi: navigare da soli nel ciclo di vita dello sviluppo software è complesso. Ad esempio, potrebbero essere assunti degli esperti interni sbagliati, o affrontare ostacoli tecnici. Tuttavia, i fornitori di outsourcing hanno processi ben consolidati per gestire i vari problemi.

Considerazioni

Al fine di selezionare con successo l’outsourcing dello sviluppo software bisogna però fare delle considerazioni fondamentali. L’esternalizzazione dello sviluppo software rappresenta un’opzione sempre più diffusa per le aziende che desiderano ottimizzare le risorse, accedere a competenze specializzate e accelerare l’implementazione dei progetti.

Tuttavia, per ottenere i massimi benefici da questa pratica, è fondamentale effettuare una selezione oculata del partner di outsourcing e definire una solida strategia di collaborazione. Vediamo meglio queste considerazioni.

  • Valutazione dell’idoneità del progetto: prima di optare per l’outsourcing, è essenziale condurre un’attenta valutazione per determinar se il progetto è adatto per questa modalità di sviluppo. Questo implica un dettagliata analisi dei requisiti del progetto e delle competenze necessarie per garantire un’implementazione efficace.
  • Gestione della comunicazione e della collaborazione: una comunicazione chiara e una collaborazione efficace tra il team interno e i fornitori esterni sono cruciali per il successo del progetto. È fondamentale stabilire canali di comunicazione ben definiti e implementare protocolli rigorosi. Programmare regolari riunioni di monitoraggio del progresso aiuta a garantire una gestione efficiente del progetto.
  • Protezione della proprietà intellettuale e dei dati: la sicurezza dei dati e la protezione della proprietà intellettuale devono essere prioritari durante l’outsourcing. Assicurarsi che il partner di outsourcing dotti misure di sicurezza rigorose per proteggere i dati sensibili e firmare accordi legali solidi che definiscano chiaramente le responsabilità e i protocolli di gestione dei dati.

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Il ciclo di vita dello sviluppo del software in outsourcing

Approfondendo il discorso, diamo una breve definizione del ciclo di vita dello sviluppo software. Il ciclo di vita dello sviluppo software, noto anche come SDLC, rappresenta un approccio metodico che accompagna attraverso tutte le fasi dello sviluppo software, dall’ideazione e progettazione iniziale fino alla codifica, testing, distribuzione e manutenzione continua.

Per quanto riguarda il ciclo di vita dello sviluppo software nell’ambito dell’outsourcing, in genere esso segue un percorso simile al classico SDLC. Tuttavia, ci sono alcune nuances e complessità aggiuntive da considerare. Vediamo quindi tutte le varie fasi.

  • Analisi dei requisiti: il ciclo di vita dello sviluppo software inizia con l’analisi dei requisiti, fondamentale per definire la base del progetto. Durate questa fase, si delineano i requisiti tecnici del software, si definiscono gli obiettivi e le aspettative del progetto e si valutano le competenze necessario. È un passaggio necessario per evitare sovrapposizioni di talenti e garantire una copertura completa delle competenze richieste.
  • Selezione del fornitore:  dopo aver identificato le esigenze del progetto, si produce alla selezione del fornitore, che richiede un’attenta valutazione dei seguenti criteri:

    1. Competenze ed esperienza: si valuta la specializzazione e l’esperienza del fornitore nel mercato dell’outsourcing del software, esaminando il suo portfolio e le referenze.

    2. Budget: si verifica se il costo proposto dal fornitore è compatibile con il budget del progetto.

    3. Flessibilità: si valutala capacità del fornitore di adattarsi a eventuali cambiamenti e requisiti del progetto.

    4. Termini di collaborazione: si esaminano gli aspetti legali della partnership, come i diritti di proprietà intellettuale e le strategie di risoluzione delle controversie.

    Una volta completata la valutazione, si inviano al fornitore i documenti di Richiesta di proposta (RFP) e di Richiesta di Preventivo (RFQ) per ottenere informazioni dettagliate sullo scopo del progetto e sui costi.
  • Sviluppo e testing: questa fase rappresenta il cuore dell’azione, durante la quale il fornitore selezionato sviluppa il software e ne verifica il corretto funzionamento. Durante questa fase, si gestisce il processo di sviluppo, monitorando i progressi attraverso audit regolari e garantendo che il processo di testing proceda senza intoppi.
  • Deployment e manutenzione: la fase di deployment e manutenzione rappresenta il culmine del progetto, durante la quale il software viene reso disponibile per l’uso quotidiano e viene garantito il suo corretto funzionamento nel tempo. Anche se in alcuni casi è possibile evitare la manutenzione post-deployment, è consigliabile monitorare costantemente il software per garantire la sua rilevanza, sicurezza e ottimizzazione nel tempo. Sebbene l’outsourcing offra numerosi vantaggi, presenta anche sfide da affrontare. È importante prepararsi ad affrontare le seguenti sfide:

    1. Differenze culturali e linguistiche: è necessario gestire efficacemente le barrire culturali e linguistiche quando si lavora con team internazionali.
    2. Disparità dei fusi orari: è importante coordinare le attività in base ai fusi orari per garantire una comunicazione efficace tra team distribuiti in diverse aree geografiche.
    3. Gestione del progetto: è fondamentale adottare una solida strategia di gestione del progetto per garantire il successo delle operazioni di sviluppo software esternalizzato. Strumenti come Trello e Asana possono essere utilizzati per coordinare le attività, gestire i compiti e monitorare i progressi del progetto.

Modelli operativi di outsourcing software

I team di outsourcing possono adottare diversi modelli di SDLC (Software Development Life Cycle) durante lo sviluppo dei sistemi software.

Ecco alcuni esempi:

  • Modello Waterfall: questo è un modello SDLC lineare e sequenziale che implica il completamento di ciascuna fase del processo di sviluppo prima di passare alla successiva. Questo modello è indicato per progetti con requisiti ben definiti e una struttura di budget e timeline fissa.
  • Modello Agile: questo modello SDLC implica lo sviluppo iterativo e incrementale, con un progetto suddiviso in piccole iterazioni gestibili. È utile per progetti con requisiti in continua evoluzione, in cui il team di sviluppo deve adattarsi alle mutevoli esigenze degli stakeholder.
  • Modello DevOps: questo modello si concentra sulla collaborazione tra i team di sviluppo e operazioni, con un’enfasi sull’integrazione continua, la distribuzione e il rilascio. È adatto per progetti che richiedono aggiornamenti e rilasci frequenti.
  • Modello a spirale: questo modello, guidato dal rischio, prevede iterazioni attraverso una serie di fasi di sviluppo, ciascuno delle quali costruisce sui risultati della precedente. È adatto per progetti con elevati fattori di rischio e requisiti in evoluzione.
  • Modello di sviluppo rapido di applicazioni (RAD): questo modello SDLC implica la prototipazione e lo sviluppo rapido, con un focus sull’ottenimento di feedback tempestivi e continui dagli stakeholder. È pratico per progetti che richiedono prototipazione, aggiornamenti rapidi e frequenti.

La scelta del modello SDLC appropriato per l’outsourcing dipende da una serie di fattori, inclusi i requisiti specifici del progetto, le esigenze degli stakeholder, il budget e la timeline.

Costi di uno sviluppo software esternalizzato

Il costo dell’outsourcing dello sviluppo software può variare notevolmente a seconda di diversi fattori. Tra questi, la posizione geografica, la complessità del progetto, la sua portata e le competenze richieste svolgono un ruolo chiave nell’influenzare il totale dalle spese.

  • Posizione geografica: le tariffe orarie degli sviluppatori variano notevolmente in base al luogo di outsourcing. Ad esempio, in Nord America o in Europa occidentale, le tariffe possono essere significativamente più elevate rispetto a paesi come India e Filippine.
  • Competenza ed esperienza degli sviluppatori: gli sviluppatori senior o quelli con competenze specialistiche richiederanno tariffe più elevate rispetto a quelli meno esperti. La qualità e l’esperienza del team di sviluppo avranno un impatto diretto sul costo complessivo del progetto.
  • Complessità e portata del progetto: progetti più grandi e complessi richiederanno più tempo e risorse, influenzando il costo totale dell’outsourcing. Progetti che coinvolgono tecnologie all’avanguardia o richiedono una vasta integrazione. Possono comportare costi aggiuntivi.
  • Modello di impegno: il modello di outsourcing scelto, che sia basato su progetti, team di sviluppo dedicati servizi gestiti, avrà implicazioni sui costi. I contratti a prezzo fisso sono comuni per progetti ben definiti, mentre altri modelli possono essere basati sul tempo e sui materiali impiegati.
  • Servizi aggiuntivi: servizi come la gestione del progetto, l’assicurazione della qualità e il supporto post-implementazione possono essere offerti come parte del pacchetto di outsourcing o come servizi aggiuntivi a pagamento.
  • Fluttuazioni valutarie e tasse: le fluttuazioni valutarie e le tasse applicabili possono influenzare il costo finale dell’outsourcing, soprattutto per contratti a lungo termine che coinvolgono transazioni internazionali.

Modelli contrattuali

Il primo passo nell’esternalizzazione dei servizi di sviluppo software è l’identificazione del modello contrattuale più idoneo per il progetto in questione.

Le organizzazioni spesso optano per uno dei seguenti tre principali modelli contrattuali:

  • Offerta fissa (Fixed price): questo modello è comunemente utilizzato per implementazioni su larga scala in cui si hanno informazioni definite e ben chiare sull'obbiettivo del progetto. È efficace per progetti basati sul modello a cascata (waterfall). In questo tipo di contratto, il fornitore non riceve pagamenti fino al completamento del lavoro o al raggiungimento di milestone significative, trasferendo così il rischio finanziario su di lui. La definizione e la verifica dei criteri di accettazione per ciascun deliverable possono risultare impegnative senza la supervisione di un project manager IT esperto.
  • Tempo e Materiali (Time & Material): in questo tipo di contratto, il fornitore offre un preventivo basato sul tempo e sui materiali utilizzati durante il progetto e può essere sviluppato in maniera agile, definendo comuque un macro obbiettivo di e costo massimo. Un’adeguata pianificazione del progetto T&M, anche durante la sua esecuzione, può risultare vantaggiosa, ma la mancanza di una definizione accurata dei dettagli del progetto può portare a ritardi e costi eccessivi.
  • Basato su incentivi: questo modello contrattuale prevede una ricompensa per il fornire in base al raggiungimento di obiettivi di prestazione, sia legati al tempo che ad altri fattori. Oltre ai modelli di offerta fissa e T&M, i contratti basati su incentivi possono motivare il fornitore a superare gli obiettivi prestabiliti. Ad esempio, è possibile stabilire un sistema di incentivazione in cui si paga per l’impegno a tempo pieno di un team o di un esperto specifico. In cambio, l’azienda riceve uno sconto per l’impegno a lungo termine nel mantenere tale risorsa nel progetto.

Scegliere il partner per lo sviluppo del software in outsourcing

Esistono diverse soluzioni di outsourcing disponibili per soddisfare le esigenze specifiche dei progetti. In particolare, quattro tipi principali di outsourcing sono di rilievo:

  • Outsourcing onshore/locale: questo tipo di outsourcing coinvolge la ricerca di partner di outsourcing nella stessa regione o nello stesso paese in cui si trova l’azienda cliente. L’outsourcing locale offre la possibilità di sfruttare il pool di talenti locali, facilitando le comunicazioni e la gestione dei progetti. Tuttavia, i costi potrebbero essere più elevati rispetto ad altre opzione e il pool di professionisti potrebbe essere limitato.
  • Outsourcing vicino alla costa (Nearshoring): il Nearshoring implica la ricerca di partner di outsourcing in paesi geograficamente vicini o adiacenti al paese cliente. Questo approccio consente di beneficiare di comunicazioni efficienti ed economiche, mantenendo una certa vicinanza geografica. La vicinanza geografica può facilitare la gestione dei progetti e la collaborazione, riducendo al contempo i costi rispetto all’outsourcing locale.
  • Delocalizzazione oltre confine (Offshoring): l’Offshoring coinvolge la ricerca di partner di outsourcing in regioni o paesi geograficamente distanti rispetto al paese cliente. Questo tipo di outsourcing offre accesso a una vasta gamma di talenti globali e potenzialmente costi inferiori. I partner offshore sono solitamente in grado di fornire assistenza in più fusi orari, facilitando la comunicazione e consentendo una copertura 24/7. Tuttavia, possono sorgere sfide legate alla gestione della distanza geografica e culturale.
  • Modalità ibrida: questa modalità combina elementi di outsourcing locale e offshore. Ad esempio, un’azienda potrebbe avere un team di sviluppo locale per ruoli a contatto con i clienti, come la gestione dei progetti, e un team offshore per le attività di sviluppo e test. Questo approccio ibrido consente di sfruttare i vantaggi di entrambe le modalità, riducendo al contempo i rischi associati alla gestione di team remoti e facilitando la collaborazione tra team distribuiti

Conslusioni

Questo articolo racchiude le principali nozioni necessarie da conoscere quando si desidera esternalizzare uno sviluppo software presso un' azienda esterna. Può risultare scontato, ma la caratteristica fondamentale che definirà il successo del progetto software, ricade nella selezione del partner e del rapporto che si decide di instaurare con esso.

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