Microsoft Defender for Endpoint: 6 funzionalità principali e i punti deboli

Microsoft Defender for Endpoint rappresenta un elemento fondamentale nella difesa delle infrastrutture aziendali contro le minacce informatiche. Con una vasta gamma di funzionalità progettate per rilevare, proteggere e rispondere agli attacchi, questo strumento si posiziona al centro delle strategie di sicurezza delle moderne organizzazioni. Tuttavia, come ogni sistema, anche Defender for Endpoint ha i suoi punti deboli che è importante conoscere e affrontare per garantire una protezione completa. In questo articolo, esploreremo le sei funzionalità principali di Microsoft Defender for Endpoint e analizzeremo anche i suoi punti deboli, offrendo una visione dettagliata su come utilizzare al meglio questa potente soluzione di sicurezza.

Cosa troverai in questo articolo

Cos’è Microsoft Defender for Endpoint

Le 6 funzionalità principali di Microsoft Defender for Endpoint

  • Threat and Vulnerability Management
  • Riduzione della superficie di attacco
  • Protezione di nuova generazione
  • Endpoint Detection and Response
  • Auto Investigation and Remediation
  • Microsoft Threat Experts

I punti deboli di Microsoft Defender for Endpoint, e come risolverli

  • Zero-day exploits
  • Falsi positivi
  • Dipendenza dalla connessione internet
  • Gestione delle configurazioni
Microsoft Defender for Endpoint: 6 funzionalità principali e i punti deboli

Cos’è Microsoft Defender for Endpoint

Microsoft Defender for Endpoint è uno degli strumenti più importanti di Microsoft 365 Defender, la soluzione progettata per difendere l’infrastruttura IT e l’ambiente di lavoro digitale di un’azienda. Defender for Endpoint si specializza nella protezione di laptop, pc, server e dispositivi mobili, ovvero i punti di accesso ai dati aziendali. Il suo compito è quindi di sorvegliarli in modo proattivo, intelligente e coordinato con le attività di tutti i servizi che lo accompagnano nella piattaforma.

Microsoft Defender for Endpoint ha come obiettivi:

  • La protezione preventiva.
  • Il rilevamento post-violazione.
  • La risposta proattiva e unificata negli endpoint.

Il suo intervento si traduce quindi in una notevole riduzione dell’esposizione alle minacce, così come dell’impatto che gli incidenti possono avere sul sistema di sicurezza aziendale. Ma è importante sottolineare il modo in cui questi risultati vengono raggiunti. Defender for Endpoint segue infatti una linea d’azione precisa, basata su:

  • L’intelligenza artificiale e il machine learning.
  • L’analisi comportamentale degli endpoint.
  • Il monitoraggio in tempo reale.
  • La risposta automatizzata.

Partendo dal primo punto, Defender for Endpoint fa uso dell’AI per identificare strumenti, tecniche e procedure negli endpoint aziendali. Li confronta poi con gli schemi comportamentali che ha imparato nel tempo per riconoscere le attività anomale e ricondurle a utenti malintenzionati. Analizza quindi le minacce e invia i report con le informazioni rilevanti in una sandbox. Qui, viene eseguita la Threat Investigation per risalire alla catena di attacco e visualizzare i dati forensi sugli attacchi individuati.
Il sistema provvede infine a isolare l’endpoint compromesso per debellare la minaccia in corso e ripristinarne lo stato di sicurezza. È un intervento completo e efficace, che coinvolge contemporaneamente e costantemente i diversi endpoint di un’azienda.

Sintesi delle funzionalità di Microsoft Defender for Endpoint

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Le 6 funzionalità principali di Microsoft Defender for Endpoint

Insieme agli altri prodotti della piattaforma di Microsoft 365 Defender, Defender for Endpoint garantisce la protezione completa, intelligente e proattiva dei dati e delle identità aziendali.
Ecco le funzionalità che gli consentono di contribuire a questo sistema di protezione olistico, a partire dagli endpoint.

  1. Threat and Vulnerability Management

Il sistema individua e protegge gli endpoint dagli attacchi basati sulle vulnerabilità di ciascun sistema operativo e delle singole applicazioni. Riesce a mitigare queste minacce specifiche grazie a continui aggiornamenti rilasciati da Microsoft e alle sue funzionalità di machine learning e threat intelligence.

  1. Riduzione della superficie di attacco

Fornisce la prima linea di difesa dell’infrastruttura con funzionalità resistenti agli attacchi e all’exploit. Tra queste, troviamo set specifici per la protezione di rete e Web che regolano l’accesso a indirizzi IP, domini e URL potenzialmente dannosi.

  1. Protezione di nuova generazione

Utilizza algoritmi di machine learning e modelli di intelligenza artificiale per rilevare comportamenti anomali e identificare tutti i tipi di minacce emergenti.

  1. Endpoint Detection and Response

Fornisce informazioni dettagliate sugli endpoint, riguardanti le app installate, i processi in esecuzione e gli eventi di rete che li caratterizzano. La rilevazione avanzata del sistema offre inoltre uno strumento per la ricerca delle minacce basato su query proattivo e personalizzabile.

  1. Auto Investigation and Remediation

Consente di automatizzare la risposta agli incidenti, così come l’isolamento degli endpoint compromessi, il blocco degli attacchi in corso e la rimozione delle minacce.

  1. Microsoft Threat Experts

Il nuovo servizio di rilevazione delle minacce gestito da Microsoft Defender for Endpoint fornisce attività di ricerca proattive, definizione di priorità e ulteriore contesto e informazioni che consentono di supportare i Security Operations Centers (SOC) nell'attività di identificazione e risposta alle minacce in modo rapido e preciso.

I punti deboli di Microsoft Defender for Endpoint, e come risolverli

Siamo arrivati alla parte conclusiva della nostra panoramica su Microsoft Defender for Endpoint. Concludiamo con alcuni punti di attenzione e best practice utili per chi non avesse mai utilizzato questo o altri servizi di Microsoft 365 Defender.

  • Zero-day exploits

Gli zero-day exploits sono vulnerabilità di sicurezza sconosciute, comunemente difficili da prevenire. Anche se le funzionalità di machine learning e threat intelligence rendono Defender for Endpoint piuttosto sicuro nei confronti di queste vulnerabilità, è bene mantenere sempre aggiornato il sistema per mitigarne il rischio.

  • Falsi positivi

Defender for Endpoint potrebbe occasionalmente generare dei falsi positivi, ovvero riconoscere come minacce file e attività che sono invece legittimi. Per evitare il problema, è necessario configurare con attenzione le regole di rilevamento e monitorarne con frequenza i log.

  • Dipendenza dalla connessione internet

Alcune funzionalità di Defender for Endpoint richiedono una connessione a internet per attivarsi. Per esempio, l’invio di segnalazioni in tempo reale o l’accesso alle definizioni delle minacce più recenti. La soluzione più semplice (e forse l’unica fattibile) è di integrare nel sistema misure di sicurezza offline esterne.

  • Gestione delle configurazioni

Come per l’intero ecosistema di Microsoft 365 Defender, è necessario impostare correttamente le configurazioni del servizio per evitare una riduzione delle performance o, al contrario, un aumento dell’esposizione a attacchi e minacce. Per farlo, si possono seguire le linee guida indicate da Microsoft nella sua documentazione.

La scelta migliore rimane tuttavia quella di affidarsi a persone esperte del settore o a consulenti specializzati.

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